Due incontri al Museo Malmerendi

Due incontri al Museo Malmerendi

Orchidee spontanee e aree naturalistiche da proteggere protagoniste al Museo il 14 e il 28 novembre.Organizzati da Gev (Guardie ecologiche volontarie),  saranno ospitati dal Museo Malmerendi di scienze naturali due incontri.

Giovedì 14 (ore 20:45) novembre Danilo Lama parlerà di “Orchidee spontanee del nostro territorio: riconoscimento, classificazione, censimento”.

Giovedì 28 (ore 20.45) è invece fissata la conferenza sulle “Possibili aree protette faentine“, moderatore Fabio Dall’ Osso (veterinario, consulente tribunali e forze dell’ ordine), con interventi di Marco Sami (Geologo), Sergio Montanari (fotografo, scrittore), Sandro Bassi (giornalista), Stefano Bassi (tecnico regionale del Servizio Parchi), Massimiliano Costa (direttore del Parco regionale della vena del gesso), Manuela Rontini (consigliera regione Emilia Romagna), Antonio Bandini (assessore all’ Ambiente del Comune di Faenza), Paola Gazzolo (assessore regionale alle Politiche ambientali e della montagna).

ORCHIDEE. L’ esperto faentino Danilo Lama farà il punto sulla presenza diffusa di orchidee allo stato spontaneo nel territorio ravennate: un’ eccellenza botanica e naturalistica tenuta monitorata, caratterizzante le aree rurali della pianura e soprattutto della collina. Negli ultimi anni proprio nel Ravennate, grazie alle uscite effettuate dai soci del Gruppo micologico e botanico di Faenza, sono state censite due orchidee selvatiche mai segnalate prima: la Ophrys speculum e l’ Himantoglossum robertianum.
Si tratta di due specie che vanno a sommarsi al notevole repertorio di questi fiori, offerto dai campi de territorio.

AREE DA SALVAGUARDARE. Le aree con esigenza di tutela sono zone del faentino particolarmente interessanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico, faunistico e botanico, alcune già protette altre da inserire in progetti di tutela e fruizione nel rispetto della natura. In particolare si parlerà dell’ Oasi delle cicogne, dei boschi di Castel Raniero, delle anse del fiume Senio,  dell’ ex parco Ginestre a Oriolo. Tali aree presentano tutte importanti peculiarità da valorizzare e conservare. Basti pensare al boschetto di castagni di Castel Raniero, dove si trovano pure cavità naturali e artificiali, servite da rifugio durante la seconda guerra mondiale, oppure agli importanti ritrovamenti fossili paleontologici come il cranio completo di zanne dell’ elefante di Oriolo.