MUSEO DELLA PIEVE DEL THO’
La Pieve di San Giovanni in Ottavo (detta Pieve del Tho) si incontra poco oltre un chilometro da Brisighella. E’ la Pieve più antica sorta nella Valle del Lamone.
Una scala aperta al principio della navata destra conduce al percorso archeologico sotto l’attuale livello pavimentale. Scavi condotti intorno e poco dopo la metà del XX secolo hanno rivelato diverse tracce e materiali archeologici databili fra l’età romana e il medioevo. Si tratta di elementi cronologicamente precedenti il primitivo edificio di culto cristiano messo in luce al di sotto dell’abside attuale, usato come cripta della chiesa eretta in età romanica (alla fine del sec. XI – inizi sec. XII). Il pozzo con drenaggio rinvenuto sotto la navata centrale, variamente interpretato da taluni come piccolo forno o fornace e da altri come “celletta per cure termali”, è stato recentemente identificato come pozzetto per la gettata di campane.
Un percorso attrezzato e dotato di pannelli esplicativi, realizzato nella cripta e nei vani sotterranei contigui, offre un’esposizione organizzata di reperti archeologici risalenti all’età romana e all’età medievale-rinascimentale: mattoni manubriati, laterizi bollati, mattoni con impronte animali, esagonette pavimentali, ceramiche da mensa e da fuoco, frammenti vitrei, alcuni grandi doli in cotto segnati con numerazione progressiva graffita sull’orlo, diversi elementi fittili e lapidei di origine funeraria, fra cui la ricostruzione di una tomba alla cappuccina, o pertinenti alla fase più antica della pieve (transenne, formelle, plutei, capitelli, urna in marmo grigio per le ceneri del martire S. Claro).
Fra i materiali di spoglio riutilizzati o inglobati nelle strutture architettoniche e nei paramenti murari si segnalano frammenti di epigrafi, sette capitelli in parte rilavorati (dal I sec. a.C. al V-VI sec. d.C.), uno dei quali trasformato in acquasantiera, alcune basi di colonne, una colonna in marmo rosa di Verona e otto in granito orientale: di notevole importanza è quella che reimpiega un miliario commemorante gli imperatori Valente, Graziano, Valentiniano II, generalmente messo in relazione con il percorso della via Emilia, in cui si immetteva appunto la via Faentina. Altri reperti ancora, in prevalenza dell’età romana, sono murati o infissi alle pareti in vari punti del complesso chiesastico. Meritano citazione fra questi la tavola lusoria incisa su mattone, una transenna di marmo greco, un frantoio per la spremitura delle olive, diversi frammenti di epigrafi funerarie.
VISITA
48013 Brisighella RA
Ufficio Pro Loco Tel: 054681166
Dal 16 ottobre al 14 aprile: domenica e festivi dalle 14,30 alle 16,30
In caso di cerimonie l’apertura viene sospesa, si invita a contattare l’Ufficio Informazioni Turistiche Pro Loco di Brisighella, tel: 054681166.
Dal 9 giugno al 12 settembre la Pieve sarà aperta dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 17,30
Categorie:
BRISIGHELLA , ARTE , ARCHEOLOGIA