MUSEO GEOLOGICO DEL MONTICINO
Strati scoperchiati
Un antico mare e i suoi abitanti

- Il Museo Geologico all’aperto
- Un libro di pietra
- Il gesso
- Indizi del passato
- I Gessi brisighellesi
- La grotta Tana della Volpe
- Rocce e paesaggio
- Argille Azzurre
- La paleosuperficie messiniana
- Trappole preistoriche
- Il fronte di cava
- Il banco selenitico
- La grotticella dei cristalli
- Strati scoperchiati
- La sezione Li Monti
- Gli animali e la cava
- Flora della cava
- Il gesso e l’Uomo
Questo ampio piano inclinato è una superficie di strato riesumata dall’attività estrattiva dei primi anni ’70 del Novecento, ovvero il “tetto” del 2° banco gessoso.
Pesci fossili dagli interstrati
In quest’area il sottile interstrato di argilla bituminosa tra 2° e 3° banco gessoso ha restituito numerosi resti fossili di pesci di circa 5,9 milioni di anni fa.

Complessivamente l’associazione era costituita da poche specie, alcune francamente marine (generi Sarda e Trachurus) e altre eurialine, cioè tolleranti le variazioni di salinità delle acque (Gobius sp. e Clupeidi).
E’ probabile che l’antico ambiente consistesse in una laguna costiera comunicante col mare aperto. Il ritrovamento di gran lunga più interessante è il “persico africano” Lates cf. niloticus, un pesce attualmente diffuso nelle acque dolci dell’Africa indicatore di un clima di tipo tropicale.
Ancora più rari rispetto ai fossili di pesci sono i resti di testuggini, uccelli o insetti. La significativa mancanza di fossili di molluschi od altri organismi bentonici (cioè viventi presso il fondo) e l’odore di bitume emanato alla frattura sono indizi evidenti di un antico fondale marino poco ossigenato.

Gesso & zolfo
Lungo il sentiero la roccia gessosa è talora punteggiata da chiazze di colore giallo chiaro.
Si tratta di zolfo puro la cui presenza sembra legata all’attività biologica di batteri solfato-riduttori.
Questi, in presenza di un ambiente privo di ossigeno e ricco di sostanza organica, “liberarono” (ridussero) lo zolfo contenuto nel gesso sotto forma di solfato.

a) Aphanius crassicaudus; b) larve di libellula; c) uccelli; d) testuggini; e) Sarda sp.; f) Lates cf. niloticus; g) Gobius sp.; h) Trachurus sp.; i) Clupeidae.

testi di M. Sami