MUSEO GEOLOGICO DEL MONTICINO
I Gessi brisighellesi
Un mondo nascosto

- Il Museo Geologico all’aperto
- Un libro di pietra
- Il gesso
- Indizi del passato
- I Gessi brisighellesi
- La grotta Tana della Volpe
- Rocce e paesaggio
- Argille Azzurre
- La paleosuperficie messiniana
- Trappole preistoriche
- Il fronte di cava
- Il banco selenitico
- La grotticella dei cristalli
- Strati scoperchiati
- La sezione Li Monti
- Gli animali e la cava
- Flora della cava
- Il gesso e l’Uomo



Il carsismo nella Vena del Gesso

La roccia gessosa può essere disciolta dall’acqua piovana nella misura di oltre 2,2 g per litro (è quasi 10 volte più solubile del calcare!).
Perciò, invece di scorrere in superficie, le acque meteoriche tendono a scavarsi un loro percorso sotterraneo – fenomeno noto col nome di carsismo – facilitate in questo dalla presenza di discontinuità quali interstrati, fratture o faglie.
Il paesaggio della Vena del Gesso è infatti caratterizzato da numerose forme carsiche a grande scala come doline e valli cieche.
le prime sono depressioni chiuse a forma di catino o imbuto, le seconde consistono in normali valli fluviali sbarrate da affioramenti di rocce carsificabili.
Entrambe raccolgono le acque piovane di superficie immettendole nel sottosuolo grazie agli inghiottitoi, a sviluppo prevalentemente verticale e dai quali prendono origine i corsi d’acqua sotterranei.
Questi proseguono poi nel loro percorso ipogeo, cioè la grotta vera e propria, per tornare a giorno più a valle mediante le cosiddette cavità risorgenti.


Come risultato la Vena del Gesso è attraversata in profondità da circa 220 grotte che ne fanno una delle maggiori zone carsiche gessose d’Europa. Più in particolare nei Gessi di Brisighella sono presenti una decina di cavità: nel settore più occidentale si sviluppano i due complessi carsici della grotta Tanaccia e delle grotte Rosa-Leoncavallo-Acquaviva-Alien, adiacenti ma autonomi, mentre quello più orientale “del Monticino” ospita la grotta Tana della Volpe sovrastata dall’omonima valle cieca.

Testi di M. Sami