MUSEO GEOLOGICO DEL MONTICINO
Il fronte di cava
Le rocce raccontano storie…

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- La paleosuperficie messiniana
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- Il fronte di cava
- Il banco selenitico
- La grotticella dei cristalli
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- La sezione Li Monti
- Gli animali e la cava
- Flora della cava
- Il gesso e l’Uomo

Questa vista da “manuale di geologia” permette di apprezzare la discordanza angolare che separa le evaporiti gessose (parte bassa della parete) dai soprastanti depositi continentali della Formazione a Colombacci (da qui non riconoscibili) e marini delle Argille Azzurre.
Ma cos’è una discordanza angolare?
Osserviamo come gli spessi banchi gessosi, decisamente più inclinati delle soprastanti argille marine, risultino troncati da una netta superficie irregolare.
Questa differenza di giacitura e la superficie irregolare che la individua vengono definite in geologia una discordanza angolare.
Che cosa significa?
Per prima cosa possiamo ritenere che gli strati gessosi, depostisi inizialmente su un fondale marino pianeggiante e poco profondo tra 6 e 5,6 Ma (= milioni di anni fa), siano stati precocemente sollevati e portati all’emersione (5,6 – 5,5 Ma).
Gli agenti atmosferici erosero e carsificarono i gessi che successivamente vennero ricoperti da melme lagunari della Formazione a Colombacci (circa 5,4 Ma) ed infine dai fanghi marini della Formzione Argille Azzurre (a partire da 5,3 Ma).
Quando è completa, la Formazione Gessoso-solfifera risulta costituita da 16 grossi strati (banchi) gessosi.
Siccome qui ne affiorano soltanto i primi 6, dobbiamo concludere che quelli mancanti sono stati asportati dall’erosione e che la superficie irregolare visibile nella parete esprime anche una “lacuna stratigrafica”.
In pratica, geologicamente parlando, significa che la documentazione rocciosa di un dato intervallo di tempo è stata cancellata per sempre!
Ricostruzione degli ambienti che si sono succeduti nell’area del Monticino negli ultimi 6 Ma (= milioni di anni):

testi di M. Sami