La grotticella dei cristalli – Museo Geologico del Monticino

MUSEO GEOLOGICO DEL MONTICINO

La grotticella dei cristalli
Acque che non scorrono più

Vari tipi di cristalli di gesso, di neoformazione, rinvenuti all’interno del riempimento limoso-sabbioso della grotticella; lunghezze comprese tra ca. 4 e 8 cm (foto F. Liverani).
  1. Il Museo Geologico all’aperto
  2. Un libro di pietra
  3. Il gesso
  4. Indizi del passato
  5. I Gessi brisighellesi
  6. La grotta Tana della Volpe
  7. Rocce e paesaggio
  8. Argille Azzurre
  9. La paleosuperficie messiniana
  10. Trappole preistoriche
  11. Il fronte di cava
  12. Il banco selenitico
  13. La grotticella dei cristalli
  14. Strati scoperchiati
  15. La sezione Li Monti
  16. Gli animali e la cava
  17. Flora della cava
  18. Il gesso e l’Uomo
Interno della grotticella sezionata dall’attività estrattiva: malgrado le dimensioni modeste presenta sulla volta morfologie carsiche di tipo anti-gravitativo come i pendenti (foto M.Sami).
Un esempio assai più significativo di erosione anti-gravitativa è fornito dalla volta della grotta sotto Ca’ Castellina, nella Vena del Gesso romagnola (foto P. Lucci).

L’attività estrattiva ha cancellato alcune piccole cavità naturali ma, almeno in questo caso, ne ha anche riesumato una totalmente sconosciuta. Si tratta di una piccola grotticella “fossile”, ovvero inattiva, poiché le acque carsiche non vi scorrono più da tempo.

In particolare il suo soffitto mostra alcuni pendenti pseudo-stalattitici (simili, ma solo per la forma esterna, a tozze stalattiti), particolari forme di erosione/dissoluzione diffuse in molte delle grotte gessose. Il meccanismo che le genera viene innescato da una particolare condizione di scorrimento delle acque grazie alla quale l’erosione si sviluppa sul soffitto della cavità invece che sul pavimento incidendo perciò il gesso dal basso verso l’alto, in pratica unerosione “al contrario”!

Cristalli: scintillanti ma delicati
I sali minerali disciolti nelle acque circolanti all’interno delle cavità possono dare luogo a depositi chimici che, nella Vena del Gesso, sono composti principalmente da calcite o da gesso. Nelle grotte gessose la genesi di concrezioni calcitiche (stalattiti, colate, vaschette, ecc.) risulta controllata dall’anidride carbonica disciolta nelle acque di infiltrazione. Il meccanismo che regola la formazione di cristalli di gesso sia sotto forma di concrezioni (si verifica solitamente lungo le pareti rocciose) o di cristalli isolati (nei riempimenti detritici) risulta più semplice: esso infatti dipende dall’acqua di grotta che, satura in solfato di calcio, può evaporare diventandone sovrassatura e procedere perciò alla sua deposizione.

 

Nelle grotte gessose l’abbondante sedimentazione (colore marrone) protegge il pavimento dalla corrosione (a) e spinge il flusso d’acqua ad agire contro il gesso (colore rosa) del soffitto (b) dove vengono scavate forme anti-gravitative come i pendenti (c) (modificato da M.A. Cazzoli 1995).
La grotticella dei cristalli
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testi di M. Sami